Lavoro autonomo, Stella: riportare i giovani nella libera professione

Al tavolo tecnico del ministero del Lavoro, la ricetta del presidente di Confprofessioni per facilitare l’accesso dei neolaureati e accrescere le competenze professionali per generare valore. IA strategica per la crescita

«Il calo demografico e il basso appeal della libera professione tra i neolaureati sono due problemi strettamente connessi tra loro che gravano sulla tenuta del sistema delle libere professioni e che quindi meritano una risposta rapida ed efficace». È quanto ha affermato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, intervenuto oggi, insieme al presidente dell’Andi Carlo Ghirlanda (in rappresentanza delle professioni sanitarie), al Tavolo tecnico sul lavoro autonomo convocato dal ministero del Lavoro, alla presenza del ministro Calderone.

«Per rendere più attrattiva la libera professione tra i giovani» ha detto Stella, «occorre introdurre un incentivo fiscale che preveda, come già avviene per le imprese, l’azzeramento delle imposte per i primi tre anni di attività. Al tempo stesso, bisogna accrescere le nuove competenze dei professionisti, facendo leva sulla formazione e sulla digitalizzazione, per generare valore e rendere più competitivi gli studi nel mercato del lavoro».

Affermando l’importanza dello sviluppo digitale all’interno degli studi professionali, Stella ha sottolineato come «l’impatto dell’intelligenza artificiale rappresenti una formidabile opportunità di investimento per i grandi studi, ma non si possono lasciare indietro gli studi di più piccole dimensioni che, anche attraverso gli incentivi del Pnrr, potranno affrontare la sfida dell’IA e allinearsi al mutato scenario competitivo del mercato dei servizi professionali».