
Berlino I miei asparagi sono veramente tedeschi? Quanto zucchero è stato aggiunto a questo miele di acacia? Alimenti e mangimi in realtà contengono ciò che è dichiarato in etichetta? Le possibilità di test analitici di queste e altre domande sono state al centro della prima riunione del rete scientifica per testare l’autenticità degli alimenti e dei mangimi tenutasi a Berlino il 13 e 14 giugno scorso. Esperti di diverse organizzazioni del governo federale, funzionari delle autorità di vigilanza federale, equivalenti alle nostre autorità competenti regionali e ricercatori delle loro università hanno dato avvio al primo organismo per la prima fase di test di autenticità dei loro prodotti nazionali. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di promuovere lo scambio scientifico in questo settore di ricerca per favorire i futuri sviluppi in analisi di trasparenza e di corretta comunicazione al consumatore tedesco.
Questo primo meeting nazionale ha permesso di confrontare e definire le possibili sinergie, i metodi d’analisi e le attività di routine per rispondere ed accreditare le definizioni in etichetta di prodotti e mangimi. L’attività di questo network di esperti per l’autenticità dei prodotti è vista dall’authority tedesca come parte integrante del programma di tutela e protezione dei consumatori e degli utilizzatori dei prodotti e dei mangimi tedeschi. In passato ci sono più volte stati casi di alimenti adulterati e mangimi posti sul mercato e poi rivelatisi adulterati, pericolosi per la salute e rischiosi per il consumatore!
Tuttavia l’authority tedesca non si limita alle conoscenze odierne e lancia una sfida: giungere ad una traccia “genomica” di qualsiasi alimento per metterla a confronto con una banca dati creata dai produttori e quindi accreditare con assoluta certezza la presenza degli ingredienti dichiarati.
Giancarlo Belluzzi per One Health