A.F.A., nel 2014 piani per oltre 400 mila euro

I conti formativi aggregati per favorire la formazione di rete. L’intervento formativo confezionato sulle esigenze di studi e aziende collegate “Attraverso i conti formativi aggregati intendiamo favorire una formazione di rete, basata su meccanismi di sussidiarietà, che possa intervenire in maniera concreta sui fabbisogni di migliaia di strutture aderenti e dei loro dipendenti”. Queste le
I conti formativi aggregati per favorire la formazione di rete. L’intervento formativo confezionato sulle esigenze di studi e aziende collegate

“Attraverso i conti formativi aggregati intendiamo favorire una formazione di rete, basata su meccanismi di sussidiarietà, che possa intervenire in maniera concreta sui fabbisogni di migliaia di strutture aderenti e dei loro dipendenti”. Queste le parole di Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni. Il 2014 è stato l’anno dello sviluppo dell’adesione ai conti formativi aggregati, che rappresentano ormai uno dei pilastri dell’attività di Fondoprofessioni. Nello specifico, nell’anno appena concluso, sono stati impegnati oltre 400 mila euro per la realizzazione dei piani formativi finanziati tramite i conti A.F.A.

I conti aggregati prevedono la possibilità di finanziare la realizzazione di un piano formativo, utilizzando l’80% delle somme complessivamente accantonate/in maturazione da parte di più studi/aziende. Il titolare del conto A.F.A. e della richiesta di contributo è definito Capogruppo. E’ responsabilità del Capo-gruppo, dietro mandato delle strutture aderenti al conto aggregato, gestire i rapporti con il Fondo e gli adempimenti connessi al finanziamento delle attività formative organizzate.  La struttura che aderisce ad un conto A.F.A. e alle iniziative formative previste può beneficiare della formazione del personale senza costi e senza nessun adempimento di tipo burocratico.

“Il meccanismo di A.F.A. punta molto sulla capacità di programmazione e di analisi delle esigenze formative da parte dei Capigruppo dei conti aggregati, che sono chiamati a gestire le somme disponibili massimizzando la soddisfazione delle strutture e favorendo forme di rotazione nella fruizione”. Così ha osservato Rosetta Raso, vice presidente di Fondoprofessioni. Il Capogruppo, quindi, rappresenta la cabina di regia del conto aggregato, anticipando i costi relativi alla realizzazione del piano formativo e ricevendo il contributo da Fondoprofessioni sulla base delle spese sostenute ed opportunamente documentate.

Il Capogruppo potrà presentare un piano formativo solo qualora l’aggregazione, complessivamente, garantisca un versamento annuo il cui 80% sia di almeno 7.500 euro. Tale soglia rappresenta la capacità di contribuzione minima e viene raggiunta, mediamente, con 250/300 dipendenti regolarmente aderenti e versanti.