Assunzioni a tempo indeterminato, oltre 900 mila nei primi nove mesi

Pubblicato il Rapporto Inps sul precariato. Il sottosegretario Cassano: “La riforma del lavoro è l’unica strada per far uscire l’Italia dalla conservazione” Assunzioni a tempo indeterminato in crescita per effetto della norma contenuta in legge di stabilità sugli sgravi contributivi triennali per i nuovi contratti stabili. Nei primi nove mesi del 2015 gli assunti a tempo
Pubblicato il Rapporto Inps sul precariato. Il sottosegretario Cassano: “La riforma del lavoro è l’unica strada per far uscire l’Italia dalla conservazione”

Assunzioni a tempo indeterminato in crescita per effetto della norma contenuta in legge di stabilità sugli sgravi contributivi triennali per i nuovi contratti stabili. Nei primi nove mesi del 2015 gli assunti a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi sono stati, infatti, oltre 906.000. Lo afferma l’Inps nel suo Rapporto sul precariato, pubblicato lo scorso 10 novembre, spiegando che si tratta di 703.890 nuove assunzioni e 202.154 trasformazioni di contratti a termine.

 

Tra gennaio e settembre l’economia italiana ha generato oltre 1,7 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e di apprendisti) a fronte di 1,2 milioni di cessazioni (+469.000 rapporti di lavoro stabili), con un saldo positivo di 371.347 posti rispetto allo stesso periodo del 2014 (98.046 posti).

 

Secondo il Rapporto, l’esonero contributivo è stato utilizzato soprattutto per i lavoratori del Nord (il 46,2% del totale dei contratti con esonero) mentre quelli del Sud e delle Isole per i quali è stato chiesto lo sgravio sono il 31,7% del totale. Se si guarda alle assunzioni stabili complessive (escluse le trasformazioni) a fronte di un +34% medio totale, il Nord Ovest e il Nord Est segnano rispettivamente un +42,3% e un +51,3% mentre il Sud e le Isole registrano rispettivamente un +20,2% e un +15,5%.

 

L’Inps segnala anche il boom della vendita dei buoni lavoro. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, sono stati venduti 81,3 milioni di voucher per il pagamento di prestazioni di lavoro accessorio dal valore nominale di 10 euro con un aumento del 69,3% sullo stesso periodo del 2014.

 

“La riforma del lavoro pur nell’ambito della salvaguardia delle regole fondanti di una moderna democrazia, ha finora rappresentato l’unica strada per far uscire l’Italia dalla conservazione, dalla stagnazione e i dati dell’Inps sottolineano che il Paese è finalmente ripartito e con la nuova legge di Stabilità questo nuovo periodo, che lascia alle spalle anni di sofferenza per la famiglie, non potrà che rafforzarsi ulteriormente”, ha dichiarato Massimo Cassano, Sottosegretario al Lavoro.