“La formazione a catalogo, finanziata con l’avviso 02/14 rappresenta uno strumento in grado di dare risposte tempestive ai fabbisogni formativi degli studi/ aziende aderenti”. Massimo Magi, presidente di Fondoprofessioni non ha dubbi rispetto alla scelta, operata nei mesi scorsi dal CdA, di stanziare ulteriori risorse per l’avviso 02/14.
In questo momento la disponibilità residua prevista per l’avviso è di circa 1 mln di euro. Le risorse verranno assegnate “a sportello”, ossia fino ad esaurimento, agli studi/aziende richiedenti.
Nello specifico, per ogni studio/azienda, a valere sull’avviso e fino ad esaurimento delle risorse stanziate, è possibile richiedere un contributo di massimo 1.200 euro per la formazione di uno o più dipendenti.
La procedura che gli studi/ aziende devono seguire per richiedere un contributo pari al 60% del costo sostenuto per la formazione dei dipendenti è molto semplice e può essere riassunta in tre passaggi.
1– Individuare il corso. Per individuare il corso formativo è possibile consultare i cataloghi formativi accreditati dalle agenzie di formazione, reperibili dal sito di Fondoprofessioni.
2– Compilare e inviare la documentazione di inizio attività. Una volta scelto il corso, bisogna compilare e inviare all’ente attuatore (agenzia formativa) la domanda di finanziamento e i relativi allegati, reperibili sul sito. Sarà l’ente attuatore a trasmettere i documenti al Fondo.
3– Compilare e inviare la documentazione di fine attività. Dopo aver concluso il corso, lo studio/azienda dovrà compilare la richiesta di erogazione saldo, presente sul sito, corredata di: copia fattura emessa dall’ente attuatore, fattura emessa a Fondoprofessioni dallo studio/azienda per un importo pari al 60% del costo sostenuto, copia dell’attestato di partecipazione rilasciato al discente. Sarà cura dell’ente attuatore inviare la documentazione completa e nei tempi previsti. Rosetta Raso, vice presidente di Fondoprofessioni ha commentato: “Le risorse stanziate con l’avviso 02/14 hanno già consentito la formazione di oltre 3 mila lavoratori delle strutture aderenti. Riteniamo, visto il trend di piani presentati, che questi numeri si raddoppieranno nei prossimi mesi”.