La crisi spinge i dipendenti di studio verso il Ssn

Il report trimestrale della Cassa sulle prestazioni rimborsate. I ticket fanno volare le prestazioni. Giù gli interventi specialistici Oltre 10 mila prestazioni rimborsate tra gennaio e marzo di quest’anno, con un balzo superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2013. Partenza sprint per i servizi di sanità integrativa targati Cadiprof, che nei primi tre
Il report trimestrale della Cassa sulle prestazioni rimborsate. I ticket fanno volare le prestazioni. Giù gli interventi specialistici

Oltre 10 mila prestazioni rimborsate tra gennaio e marzo di quest’anno, con un balzo superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2013. Partenza sprint per i servizi di sanità integrativa targati Cadiprof, che nei primi tre mesi dell’anno hanno assicurato rimborsi a oltre 6.700 dipendenti e collaboratori degli studi professionali. In aumento anche le prestazioni a gestione diretta  per i servizi socio-assistenziali a supporto della maternità, della famiglia e del lavoro che, nello stesso periodo, sono cresciuti del 12% rispetto al primo trimestre 2013. È uno dei principali dati che emerge dal report trimestrale, reso noto dal Centro studi Cadiprof, sulle prestazioni rimborsate nell’ambito del Piano sanitario e del Pacchetto famiglia.

 

“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita costante della popolazione degli iscritti alla Cassa” commenta il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella. “E l’aumento delle prestazioni rimborsate era un dato ampiamente atteso, alla luce delle novità introdotte dal Ccnl degli studi professionali. Come noto, nell’ultimo rinnovo del 2011 abbiamo ampliato la sfera di rappresentanza ed esteso l’ambito di applicazione del contratto non solo alle professioni ordinistiche, ma anche alla più ampia categoria delle professioni intellettuali. Un’impostazione vincente che trova ora puntuale riscontro in un modello di welfare contrattuale che è in grado di rispondere alle esigenze di cura, prevenzione e di servizi socio-assistenziali degli oltre 338 mila iscritti a Cadiprof”.

C’è poi un altro dato che porta nuovi iscritti alla Cassa: il balzo in avanti degli occupati negli studi professionali. Nel 2013 oltre 9 mila lavoratori, tra impiegati e apprendisti, hanno trovato un impiego stabile all’interno degli studi professionali. “Un dato coerente con le politiche di sviluppo attuate dal sistema confederale negli ultimi anni”, chiosa Stella.

 

Entrando nel dettaglio del report trimestrale, balza subito all’occhio l’impennata dei ticket per accertamenti diagnostici. Tra gennaio e marzo sono state rimborsate più di 7.300 prestazioni legate ai ticket, con un incremento di quasi il 75% rispetto allo stesso periodo del 2013. Una tendenza che si era già registrata negli scorsi anni, quando i ticket rimborsati sono passati dai 65 mila  del 2012 ai 97 mila del 2013. Il rapporto del Centro studi Cadiprof mette in evidenza come il Servizio sanitario nazionale (Ssn) sia diventato il primo canale di erogazioni delle prestazioni sanitarie dei dipendenti e collaboratori degli studi professionali, scavalcando le prestazioni “fuori rete” (cliniche e studi medici privati non convenzionati con la Cassa). “La crisi economica e le difficoltà delle famiglie stanno modificando i comportamenti dei cittadini rispetto alla spesa sanitaria” osserva Stella. “Si tratta di una tendenza in atto in tutto il Paese, ma che riscontriamo anche all’interno degli studi professionali, che si sta orientando verso i canali più economici, come appunto il Ssn o le strutture convenzionate in rete, con in più la certezza dei rimborsi garantiti dalla Cassa”.

 

Lo spostamento della domanda degli iscritti verso il Ssn e le strutture convenzionate è in parte dovuto anche alle politiche messe in atto dalla Cassa che, da un lato, ha modificato i limiti di rimborso delle prestazioni private e, dall’altro, ha rivisto le coperture per le prestazioni erogate attraverso le strutture pubbliche e convenzionate.  Ciononostante il Ssn la fa da padrone e anche le prestazioni in rete vedono lievitare le loro quotazioni. Attraverso un network di circa 3 mila strutture in tutta Italia convenzionate con Cadiprof, la popolazione degli studi ha scoperto un nuovo approccio all’assistenza sanitaria integrativa, che garantisce prestazioni di qualità a costi contenuti. Un esempio? Con soli 30 euro l’iscritto alla Cassa può sottoporsi a una Tac o a una risonanza magnetica, senza dover aspettare anni in lista d’attesa.  Il risultato è nei numeri. Tra il 2012 e il 2013 i rimborsi effettuati dalla Cassa per le prestazioni in rete sono passati dai 14.764 a 20.406, con un incremento percentuale di quasi 40 punti. L’effetto della crisi si misura su quegli interventi che di solito richiedono un importante impegno economico da parte degli iscritti che vengono eseguite fuori dalla rete del Ssn e delle strutture convenzionate. Brusco calo, quindi, delle prestazioni di “alta  specializzazione”, che nel primo trimestre 2014 hanno segnato una flessione del 70% rispetto allo stesso periodo del 2013; un trend in linea con quanto già registrato tra il 2012 e il 2013. Giù anche le visite specialistiche, che, tra gennaio e marzo 2014, scendono del 60% rispetto al primo trimestre 2013.