Mercato del lavoro, migliorano tutti gli indicatori

Tra aprile e giugno si è inoltre consolidato il moderato recupero dell’attività economica, accompagnato da una crescita congiunturale del Pil dello 0,3%. A certificarlo è l’Istat in un nuovo comunicato trimestrale   Nel secondo trimestre del 2015 tutti gli indicatori del mercato del lavoro segnano un miglioramento. Lo certifica l’Istat in un nuovo comunicato trimestrale
Tra aprile e giugno si è inoltre consolidato il moderato recupero dell’attività economica, accompagnato da una crescita congiunturale del Pil dello 0,3%. A certificarlo è l’Istat in un nuovo comunicato trimestrale

 

Nel secondo trimestre del 2015 tutti gli indicatori del mercato del lavoro segnano un miglioramento. Lo certifica l’Istat in un nuovo comunicato trimestrale integrato che dal 15 settembre punta ad offrire una “lettura più completa delle caratteristiche dell’occupazione e delle dinamiche in atto”.

 

Tra aprile e giugno si è infatti andato consolidando il moderato recupero dell’attività economica, con una crescita congiunturale del Pil dello 0,3%. La crescita è stata accompagnata da un miglioramento degli andamenti del mercato del lavoro sia in termini congiunturali sia su base annua: sono infatti aumentati l’input di lavoro impiegato, l’occupazione e, in misura modesta, nella prima parte dell’anno è tornata a crescere anche la produttività. Il recupero dell’occupazione è proseguito anche a luglio, con una crescita annua dell’1,1% (+235 mila unità) e dello 0,3% nel periodo maggio-luglio, al netto della stagionalità.

 

Dal punto di vista settoriale, rileva l’Istat, nel secondo trimestre sono stati significativi il recupero congiunturale dell’occupazione nei comparti dei servizi più legati alla dinamica della domanda interna, oltre ai segnali positivi anche nelle costruzioni.

 

Nell’insieme dell’economia l’aumento dell’occupazione ha riguardato prevalentemente i lavoratori dipendenti, a tempo sia indeterminato sia determinato, e interessa con particolare intensità anche il Mezzogiorno.

 

Dal lato delle imprese, il maggiore utilizzo del lavoro è la sintesi di una crescita sia delle posizioni lavorative sia dell’intensità di utilizzo del lavoro: le ore lavorate pro capite hanno registrato un netto incremento mentre si è decisamente ridotto il ricorso alla cassa integrazione. Segnali sulle prospettive della domanda provengono dall’intenso ricorso alle posizioni lavorative in somministrazione e da quella, lieve, dei posti vacanti su base annua. Sul versante delle retribuzioni, conclude l’Istituto di statistica, l’aumento tendenziale delle retribuzioni di fatto è risultato ampiamente superiore all’inflazione, prosegue dunque il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni al lordo delle imposte.

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