PREVENZIONE E RISCHI PROFESSIONALI, SISTEMI EUROPEI A CONFRONTO

Lo scorso 19 giugno una giornata di studio promossa dall’Inail sulle politiche di salute e sicurezza sul lavoro. De Felice: “La qualità dipende dai controlli e dai controllori”. Rotoli: “Il 25 giugno scade il bando Isi 2014” “La prevenzione nei luoghi di lavoro: un confronto tra esperienze europee” è il titolo del seminario internazionale dell’Inail
Lo scorso 19 giugno una giornata di studio promossa dall’Inail sulle politiche di salute e sicurezza sul lavoro. De Felice: “La qualità dipende dai controlli e dai controllori”. Rotoli: “Il 25 giugno scade il bando Isi 2014”

“La prevenzione nei luoghi di lavoro: un confronto tra esperienze europee” è il titolo del seminario internazionale dell’Inail che, venerdì 19 giugno, si è svolto presso la sede di via IV Novembre, a Roma. L’evento, patrocinato dall’Issa, l’International social security association, ha rappresentato un’occasione di approfondimento e condivisione delle politiche di prevenzione attuate materia di sicurezza sul lavoro con i rappresentanti degli enti di assicurazione infortuni di Danimarca, Germania e Regno Unito.

 

“La prevenzione dei rischi sul lavoro passa anche per il confronto tra le esperienze dei diversi Stati europei”. Lo ha detto il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, aprendo la giornata di studio

 

Il seminario ha dato il via a un processo di analisi delle politiche di prevenzione, attraverso la presentazione di storie, buone pratiche, esperienze e progetti in fieri nei quattro Paesi. L’approfondimento, in particolare, ha seguito due itinerari sviluppati in altrettanti tavoli di confronto: il primo incentrato su strumenti, metodi e tecniche, dall’analisi dei dati alla ricerca, dalla formazione agli incentivi e alla vigilanza, il secondo sugli assetti istituzionali, che ha preso in considerazione le varie normative di riferimento e il ruolo di lavoratori e datori di lavoro nelle politiche attive di prevenzione.

 

“La disponibilità di banche dati, procedure statistiche, in particolare di business intelligence, e protocolli per il risk management –  ha aggiunto il presidente dell’Inail – sono strumenti da potenziare anche per rendere efficace l’attività di vigilanza. È riconosciuto che la vigilanza non possa più essere solo uno strumento sanzionatorio, ma debba essere rilevante nel processo complessivo di controllo e valutazione della rischiosità e di aiuto alle imprese, per fornire conoscenza sui cosiddetti ‘risk driver’ caratteristici dei macchinari e dei processi di lavoro”. Secondo De Felice, inoltre, “come per la vigilanza su banche, assicurazioni e imprese quotate, anche nella tutela della sicurezza dei processi di lavoro, la qualità dei controllati dipende dalla qualità dei controlli e dei controllori. Ispettori altamente qualificati, processi ben articolati e standardizzati possono essere strumenti efficaci per migliorare le politiche aziendali”.

 

“Dal 2010 l’Inail ha messo a disposizione un miliardo di euro per finanziare le piccole e medie imprese nella realizzazione di interventi in materia di prevenzione, attraverso cinque bandi Isi (Incentivi di sostegno alle imprese)”. Lo ha ricordato Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione dell’Inail, in un’intervista a Labitalia a margine dei lavori. “Favoriamo – ha spiegato Ester Rotoli – politiche di prevenzione attraverso questi finanziamenti che vanno a intervenire sugli impianti, sulle attività, sulle attrezzature e sui processi produttivi”. “Finanziamo anche – ha aggiunto – i modelli di organizzazione e gestione, ovvero sistemi di salute e sicurezza, che hanno importi economici sì molto più bassi, ma che incidono sull’assetto organizzativo dell’azienda. Quindi su come si fa prevenzione e su come si attuano procedure e processi produttivi funzionali, ancora più del macchinario, a evitare gli incidenti”.

 

“Sui bandi 2011-2013 abbiamo avuto mediamente una partecipazione superiore a 20mila aziende e un numero di progetti ammessi pari, sempre in media, a 4.000″. “Ora – ha concluso – siamo nel pieno bando Isi 2014: il 25 giugno c’è il click day, ovvero la finestra per le aziende per partecipare al bando. Abbiamo già più di 24mila aziende che hanno prenotato il codice identificativo e il 25 stesso potremo dare l’evidenza di quante sono passate. La grande domanda da parte del mondo imprenditoriale dimostra che si vuole investire in sicurezza e che passa il messaggio che ‘investire in sicurezza conviene’, perché restituisce sicurezza al lavoratore e competitività all’azienda e, quindi, capacità di aumentare la produzione”.