XV RAPPORTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA

I Fondi Interprofessionali si confermano lo strumento più utilizzato da lavoratori e imprese per la formazione. Crescono le adesioni nel Mezzogiorno E’ disponibile sul sito dell’Isfol il XV Rapporto sulla Formazione Continua, relativo al 2013-14. I Fondi Interprofessionali si confermano lo strumento più rilevante a cui ricorrono lavoratori ed imprese per la formazione. L’incremento di
I Fondi Interprofessionali si confermano lo strumento più utilizzato da lavoratori e imprese per la formazione. Crescono le adesioni nel Mezzogiorno

E’ disponibile sul sito dell’Isfol il XV Rapporto sulla Formazione Continua, relativo al 2013-14. I Fondi Interprofessionali si confermano lo strumento più rilevante a cui ricorrono lavoratori ed imprese per la formazione. L’incremento di adesioni è del 9,5% per quanto riguarda le imprese e del 7,3% per i relativi dipendenti. Si tratta di uno degli aumenti più significativi degli ultimi anni, a dimostrazione di come sia ancora forte la capacità di attrazione del sistema dei Fondi, in concomitanza della contemporanea “debolezza” del canale regionale.

Nel 2014 ormai il 69% delle imprese private potenziali hanno aderito ai fondi interprofessionali (in termini assoluti sono oltre 920 mila), che corrispondono all’83% dei lavoratori privati (ossia oltre 9,6 milioni). Significativa la crescita delle adesioni nel Mezzogiorno, ove non a caso per la formazione continua le Regioni destinano sempre meno risorse, fenomeno più accentuato rispetto ad altre aree del Paese.

Dal punto di vista dei contenuti, prevale la formazione legata alla manutenzione delle competenze di settore o trasversale, mentre fatica ad avere maggiore spazio quella proattiva, connessa all’innovazione.

Nel Rapporto si evidenzia come a seguito della crisi vi siano stati significativi mutamenti nella governance dei sistemi regionali di offerta formativa, tesi a ottimizzare la penuria di risorse e in alcuni casi a concentrarla su specifici segmenti, anche con lo scopo di operare integrazioni tra i diversi livelli di governance e tra organismi operativi, sia pubblici che privati. In questa direzione proseguono, seppure a rilento, le sperimentazioni di integrazione tra Regioni e Fondi Interprofessionali, finalizzate a finanziare con risorse congiunte piani di formazione caratterizzati da una vision di sistema che mette insieme target eterogenei.

Analizzando l’andamento del contributo finanziario dello 0,30% si rileva che una parte rilevante di risorse normalmente destinate al supporto della formazione di imprese e lavoratori è stato destinato alle indennità per i lavoratori in cassa integrazione in deroga o in mobilità in deroga. Il fenomeno ha assunto una dimensione notevole nel 2013: il 42% circa (328 milioni di euro dei circa 800 disponibili) delle risorse è stato destinato alle misure a contrasto della crisi. Tale percentuale non aveva mai superato il 20% a partire dal 2009.