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Lavoro e temperature elevate, il vademecum di ANA

L’Associazione Nazionale Archeologi ha diffuso un vademecum, rivolto ad archeologi, imprese, uffici pubblici e stazioni appaltanti, sui rischi ai quali si è esposti lavorando in situazioni ambientali estreme, con l'obiettivo di fornire buone pratiche per lavorare in sicurezza

L’Associazione Nazionale Archeologi, a tutela di tutti gli archeologi impegnati in questi giorni nei cantieri diffusi su tutto il territorio nazionale, ha preparato e diffuso un vademecum, rivolto ad archeologi, imprese, uffici pubblici e stazioni appaltanti, che descrive dettagliatamente i rischi ai quali è esposto l’archeologo che si trova a lavorare in situazioni ambientali estreme, quali tutele la legge prevede in quelle situazioni per il lavoratore, quali sono gli strumenti utili a definire il rischio concreto, e quali sono i comportamenti da adottare per lavorare in sicurezza.

I cambiamenti climatici in atto sono una realtà ormai da anni, e provocano sempre più spesso fenomeni meteorologici intensi e pericolosi per i lavoratori, come le “ondate di calore”.

L’archeologo si trova spesso a lavorare all’aperto durante questi fenomeni climatici estremi, nel corso dei quali la salute del lavoratore è messa a rischio dalle temperature spesso estreme, soprattutto sui cantieri archeologici nei quali si lavora a volte a contatto con mezzi meccanici in movimento (scavatori, ruspe), che innalzano la temperatura dell’ambiente circostante, indossando DPI ingombranti, frequentemente in zone aperte e prive di parti ombreggiate nelle immediate vicinanze.

La sicurezza è il principale obiettivo che ogni professionista deve perseguire, e il primo passo per raggiungerla è proprio una corretta informazione e formazione sui rischi ai quali si va incontro nel proprio lavoro.

Siamo a disposizione di tutti gli archeologi per qualsiasi ulteriore informazione o per raccogliere segnalazioni e violazioni delle norme di sicurezza: per ricevere assistenza inviamo a rivolgersi alla casella [email protected] (mettendo in copia la casella [email protected]).

 

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