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Nuove Linee Guida Archeologia Preventiva, ANA lancia la prima piattaforma di discussione

L'Associazione Nazionale Archeologi: L'obiettivo è dotare i professionisti e la disciplina di uno strumento che tenga conto di tutte le esigenze dei vari operatori e stakeholders in campo

L’Associazione Nazionale Archeologi ha convocato, dopo oltre dieci anni dall’ultimo incontro, gli Stati Generali dell’Archeologia italiana, insieme a FCdA – Federazione delle Consulte universitarie di Archeologia, ArcheoImprese, API – Archeologi del Pubblico Impiego e Assotecnici, che si sono svolti il 24 e 25 febbraio 2024.

Nel corso delle due giornate tutta la filiera del mondo dell’archeologia, dalla formazione, alla tutela, alla pianificazione e al lavoro, ha fatto il punto della situazione sullo stato dell’archeologia in Italia e sulle prossime sfide che, nel medio e lungo termine, attendono la disciplina ed i suoi professionisti.

In chiusura dei lavori le differenti realtà aderenti hanno deciso di stilare un documento programmatico condiviso che mira a sintetizzare la situazione attuale e fissare le prossime azioni strutturali incentrate sulla solidarietà professionale e su una serie di soluzioni per lo sviluppo di tutta la categoria.

Inoltre L’ANA, raccogliendo un’idea dell’ICA – Istituto Centrale per l’Archeologia, ha lanciato una proposta di collaborazione aperta e condivisa con tutta la comunità scientifica: la prima piattaforma pubblica di discussione per l’elaborazione delle nuove Linee Guida per l’archeologia preventiva, a partire da una proposta messa a punto dal Comitato Tecnico Scientifico ANA. Entro un mese tutti i relatori della due giorni appena conclusasi sono convocati per discutere ed elaborare un documento condiviso che sintetizzi le modalità operative relative all’applicazione di nuove linee guida per l’archeologia preventiva secondo quanto richiesto dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici, come da Allegato 1.8 articolo 1, comma 11 del D.Lgs. N. 36/2023.

L’azione promossa dall’ANA, attraverso un approccio condiviso e partecipativo, vuole dotare i professionisti e la disciplina di uno strumento che tenga conto di tutte le esigenze dei vari operatori e stakeholders in campo.